Trasformare un genere di intrattenimento mai proposto prima in Italia nell’evento must-see del 2018. Roseline è un dramagate, un’esperienza immersiva che si nutre del voyerismo contemporaneo, configurandosi come un ibrido tra uno spettacolo teatrale, un RPG e un’escape room. Un’opera sperimentale sviluppata in una ex-scuola abbandonata di 3.500 mq, costruita come una rilettura in chiave moderna dell’Amleto, e recitata interamente in inglese.
Creare un battage unconventional in grado di creare hype rispetto all’esperienza, trasmettendone la natura e l’immaginario senza però svelarne le peculiarità. A questo proposito nella fase teaser, una serie di interrogativi hanno invaso strade, locali, supermercati e bar di Milano: “What is Roseline?” “Where is Roseline?” “How deep is Roseline?”.
L’occhio barrato, simbolo della performance, è stato al centro della campagna con una copertura massiccia e capillare, che lo ha portato all’interno di diversi contesti: dall’edizione invernale del festival Miami, alle pagine dei quotidiani, dallo stadio ai graffiti a pavimento, fino alle civette delle edicole. Nella seconda fase sono stati pubblicate una serie di interviste, recensioni e contenuti in grado di dare al pubblico qualche elemento in più, fornendo risposte essenziali alle domande sollevate.